
Bagnara Calabra è uno comune di circa 10.000 abitanti dell’area metropolitana di Reggio Calabria. E’ situata nella zona costiera chiamata Costa Viola che si affaccia sul Mar Tirreno e sullo Stretto di Messina.
La storia
Le prime tracce del nucleo abitativo di Bagnara Calabra risalgono al 1085, anno in cui i normanni, guidati dal conte Ruggero d’Altavilla, fondarono l’Abbazia Nullius di Santa Maria V.G. e i XII Apostoli. Secondo altri, la città avrebbe origini ancora più antiche, risalendo addirittura al periodo fenicio.
Ma torniamo alla storia e alla fonti certe. Dopo la sua fondazione, il territorio passò per poco tempo al conte di Sinopoli, dato in pegno da Giovanna II. In brevissimo tempo la città riuscì ad assumere un ruolo di primo piano, politico e religioso, anche nelle dinamiche meridionali.
Le più grandi dinastie che calpestarono il Bel Paese si interessarono a Bagnara, situata in una posizione strategica sul mediterraneo. Fu soggetta infatti alla dominazione sveva, poi a quella degli angioini ed aragonesi che per lungo tempo si contesero questo territorio. All’alba del 1600 Bagnara Calabra ritrovò la pace con la nomina di Carlo Ruffo a duca di Bagnara, che con la sua casata governò la città fino al 1811. Data importantissima per la città in quanto fu riconosciuta come comune appartenente al distretto di Scilla. Questi sono anche gli anni in cui grande importanza ebbero le confraternite, alcune delle quali sono attive ancora oggi.
Da non dimenticare il terribile terremoto del 1783 che rase completamente al suolo l’antico borgo, distruggendo anche l’antica e famosa abbazia. I cittadini non si arresero e iniziarono la ricostruzione, non sulle macerie del vecchio centro ma riversandosi lungo il mare. Nel 1832 iniziò un nuovo capitolo della storia di Bagnara Calabra: decise infatti di distaccarsi amministrativamente da Scilla, comune al quale fu legata per 19 anni, divenendo capoluogo di un nuovo circondario.
Descrizione del territorio
Una lunga insenatura tra le colline che si “buttano” a strapiombo sul mare, acque cristalline e sabbia bianca e finissima. Una spiaggia che ogni anno ospita tantissimi turisti, si estende dal monte Cucuzzo alla torre Ruggiero, simbolo della città e situata sullo sperone di Capo Rocchi.
Ma Bagnara non è solo mare. Appena fuori dal porto il paesaggio si trasforma: sporgenze, rientranze, colline e monti la fanno da padrone, correndo fino al mare. Le rocce che si uniscono al litorale creano un paesaggio d’eccezione, custodendo delle bellissime grotte naturali, luoghi deputati alle gite in barca e alla pesca subacquea dalle tinte uniche, un mix tra l’azzurro ed il viola, che ha dato il nome di Costa Viola al litorale.
Cosa vedere – Turismo
Bagnara Calabra è una delle location privilegiate per il turismo estivo, per chi ama il mare ed il divertimento. Le strutture ricettive sulla costa offrono d’estate tutto il necessario per una vacanza all’insegna del relax e del mare. Attività ricreative di ogni genere sono a disposizione dei turisti che ogni anno popolano questa città. Un lungomare gremito anche di notte: locali ed eventi rendono le serate di Bagnara sempre movimentate.
- Torre Aragonese o di Capo Rocchi, conosciuta come la Torre di Re Ruggero, realizzata insieme ad altre, poi andate distrutte, nel XV secolo a protezione della costa dagli attacchi saraceni.
- Fontana Garibaldi, realizzata nel 1864 a ricordo della sosta in città dell’eroe dei due mondi.
- Villa De Leo, realizzata nel 1912 successivamente al terremoto di Reggio Calabria e Messina, in stile Art Nouveau
- Santuario della Madonna del Carmine
Feste, tradizioni ed eventi
Il nome di Bagnara da sempre è legato all’irresistibile bontà del torrone. Questa antica arte culinaria dalle influenze spagnole, nei primi dell’800 da semplice usanza si è trasformata in solida tradizione. Da qualche anno ha ottenuto il marchio IGP.
Una produzione, quella del torrone di Bagnara, che ha segnato la storia di questa città con maestranze di alto livello che si sono rinnovati nell’assetto organizzativo e produttivo senza mai perdere di vista le antiche ricette, gli standard qualitativi legati alla tradizione e la qualità manifatturiera artigianale. Gli ingredienti principali sono la mandorla e il miele di zagara, tipico del luogo.
Il torrone di Bagnara viene mangiato ed esaltato in tutto il mondo per la sua bontà e qualità. Durante il periodo natalizio sono molti i mercatini ed i banchetti lungo il corso principale che propongono le specialità locali.
L’altra specialità culinaria è il pesce spada, la cui tradizione di pesca e cucina affonda nei secoli.
La tradizione familiare di Bagnara assegna una ruolo primario alle donne, nel segno del matriarcato. Le donne di Bagnara, dette “Bagnarote”, sono da sempre simbolo di forza, tenacia, intraprendenza, capacità imprenditoriale.
Come raggiungere la località
Bagnara può essere raggiunta in auto ed in treno
- In auto, provenendo dall’autostrada A3, da entrambe le direzioni, basta uscire allo svincolo autostradale di Bagnara Calabra.
- È possibile, inoltre, arrivare in città in treno. Bagnara ha infatti una sua stazione ferroviaria che porta direttamente nel cuore dell’abitato.
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