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Il comune di San Ferdinando, organizza in occasione del restauro del monumento ai caduti della Prima Guerra mondiale, un cantiere fruibile al pubblico per conoscere più da vicino l’opera d’arte più rappresentativa del comune costiero della Piana di Rosarno Tauro.
L’imponente monumento in bronzo che si erge al centro della piazza del paese, fu realizzata nel 1926 dal celebre scultore calabrese Francesco Jerace, in ricordo del Marchese Vito Nunziante Sottotenente di Vascello e dei caduti sanferdinandesi della Prima Guerra Mondiale. Cantiere Aperto è un progetto sostenuto dal sindaco Nicola Tripodi, ed ha come obbiettivo non soltanto il ripristino del monumento.
Francesco Jerace, l’artista calabrese
Si tratta infatti di un vero e proprio programma di valorizzazione e fruizione dell’opera di Francesco Jerace, grande artista calabrese, nato a Polistena il 26 luglio del 1853. Oltre al restauro, il progetto prevede attività promozionali realizzate da Stefano Mileto, tra cui degli spot, un sito internet e un pannello QR-Code che consentiranno di approfondire gli aspetti meno noti dell’opera, dei committenti, del soggetto rappresento: il sottotenente di vascello Vito Nunziante, scomparso in Albania, l’11 settembre del 1916 nelle acque antistanti il porto di Valona, a seguito all’affondamento della nave Regina Margherita.
E’ questo l’obbiettivo che si propone l’amministrazione comunale di San Ferdinando che, grazie alla collaborazione sinergica con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentina, ha organizzato un cantiere fruibile al pubblico, dando la possibilità di assistere al delicato intervento di restauro condotto ditta Art Novae di Emanuele Ioppolo, dell’Istituto Superiore del Restauro.
Il cantiere vede inoltre la consulenza dello storico dell’arte e conservatore dei beni culturali, Pasquale Faenza, curatore anche degli interventi di valorizzazione e fruizione del prezioso monumento calabrese. Collaborano al progetto il Laboratorio SuMMA – Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria che ha già effettuato una attenta indagine conoscitiva, di rilievo e documentazione, coadiuvata dal prof Franco Prampolini e il Dipartimento MIFT (Scienze Matematiche ed Informatiche Scienze Fisiche e Scienze della Terra) dell’Università di Messina, che effettuerà la campagna diagnostica per conoscere, nel dettaglio, la materia dell’opera d’arte ma anche l’origine del degrado e l’effettivo stato di conservazione della scultura di Francesco Jerace.
A supportare le azioni di valorizzazione e fruizione dell’opera, anche il FAI delegazione della Locride e della Piana, l’Associazione Territorium e i ragazzi del servizio civile che operano nel comune di San Ferdinando.
Arte e Storia a San Ferdinando
Tale collaborazione consentirà di valorizzare questo importante capolavoro d’arte calabrese, attraverso visite guidate alla scoperta di una delle opere meno conosciute di Francesco Jerace. Il restauro sarà anche una importante occasione per ricordare le vicende che ruotano intorno all’importante monumento di Jerace, a cominciare dalla fondazione stessa di San Ferdinando da parte dell’antenato del sottotenente di Vascello, Marchese Vito Nicola Nunziante (1775 – 1836), Generale dell’Esercito borbonico, testimone diretto della cattura e dell’esecuzione di Gioacchino Murat, imprenditore lungimirante, tra i più dinamici che il Meridione ricordi.
Alla sua figura si lega non soltanto il nome di San Ferdinando ma l’intera vita della Piana di Rosarno, bonificata grazie all’intuizione di questa poco nota figura dell’Ottocento calabrese. Il cantiere sarà accessibile su prenotazione, a piccoli gruppi di visitatori, composti da un massimo di dieci persone.
L’apertura al cantiere sarà accompagnata da visite guidate che illustreranno tutte le delicate fasi del delicato restauro.