Il Carcere: Cesare Pavese e la Calabria

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Una storia di solitudine

“Il Carcere” è un romanzo di Cesare Pavese scritto dall’autore tra il 1938 e il 1939, ma che venne pubblicato solo dieci anni dopo insieme a La Casa sulla Collina.

Il “Carcere” è un romanzo fortemente autobiografico che l’autore scrisse sull’onda del periodo di confino inflittogli dal regime fascista nel Comune di Brancaleone (RC).

Cesare Pavese e il confino a Brancaleone

Il 5 agosto 1935, Cesare Pavese giunse a Brancaleone. Dopo un lunghissimo viaggio in treno, accompagnato da due carabinieri di guardia, attraversò per la prima volta le strade del paese ammanettato. La sua colpa, agli occhi del regime fascista, fu quella di aver ricevuto una lettera da Altiero Spinelli. Una lettera in realtà destinata a Tina, l’amante di Pavese, per proteggere la quale mantenne il silenzio. Un silenzio che gli costò il carcere, l’irriconoscenza di Tina e il confino, per non aver presentato la supplica a Mussolini.

In quegli anni, Cesare Pavese ebbe modo di conoscere quella parte così remota di un Paese multiforme, disomogeneo per cultura, lingua, tradizioni e condizioni economiche e sociali.

Il confino terminò solo nel 1939, lasciando tracce indelebili nella personalità dell’autore.

Il Carcere

Il Carcere racconta la storia di Stefano, un ingegnere finito al confino per vicende analoghe a quelle realmente vissute dall’autore. Un racconto che si concentra nel territorio del piccolo paese che lo ospita: la casa, il sentiero, il poggio, l’osteria, il mare. Una realtà ristretta in cui si avvicendano i personaggi del posto nello sfondo di un paesaggio meridionale, estraniante, incomprensibile. Persone con cui Stefano ha contatti, ma che non vivono la speranza di divenire stabili, legati come sono all’attesa della ripartenza da quel luogo che non ha scelto. Tra questi, spiccano l’ambigua amicizia con Giannino, il desiderio nei confronti di Concia e il rapporto struggente con Elena.

Ma il personaggio principale dell’opera è sicuramente la solitudine. Quella della sua condizione di confinato, fatta di un carcere che ha la forma di una casa, un paese, un paesaggio. Ma anche quella volontaria, di chi utilizza la propria precaria condizione per vivere una vita all’insegna del cinismo e della disillusione.

Il libro

Titolo: Il Carcere

Autore: Cesare Pavese

Editore: Einaudi

Altre info: 102 pagine, anno 1948

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