
Cirò è un piccolo comune della provincia di Crotone. È conosciuto in tutto il mondo per l’eccellenza del suo vino, il Cirò e, per essere la città che ha dato i natali all’ideatore del calendario gregoriano, Luigi Lilio.
La storia di Cirò è molto antica, infatti i primi reperti archeologici rinvenuti risalgono ad un periodo compreso tra il XIII e X secolo a.C. È con i Greci che l’antichissimo insediamento prese vita. Nacque in questa epoca la città magno-greca di Krimisa. La sua origine è legata alla leggenda di Filottete, uno dei condottieri della Guerra di Troia. Ad ogni modo è stato appurato che la città arcaica sorgeva proprio nella parte più superiore di Cirò per un migliore controllo militare su tutta la zona.
Nell’epoca magno-greca la città forniva il vino dei giochi olimpici.
Poco felici saranno le vicende successive. Krimisa, infatti, fu saccheggiata dai Romani e dai Cartaginesi durate le guerre puniche e poi distrutta durante le guerre greco-gotiche. Proprio per questo le zone del litorale si spopolarono. Tutti gli abitanti si rifugiarono nella parte alta della cittadina andando ad incrementare il primo nucleo sorto.
Descrizione del territorio
A soli 5 km dalla costa ionica, su delle alture collinari si estende Cirò, una città storica della provincia di Crotone. In un territorio immerso nel verde delle coltivazioni e a ridosso dei monti, a circa 600 metri di altitudine si estende uno dei grandi nomi dell’enogastronomia calabrese. Tante piccole case, le une attaccate alle altre, abbarbicate su collinette. In cima all’abitato sorge il Castello Carafa che sovrasta tutta la valle e la costa.
Tutt’intorno immense distese di vigneti, uliveti e campi coltivati. Tanti gli angoli caratteristici di questo grande nome calabro, nascosti tra i vicoli e le antiche abitazioni, tra archi caratteristici e muri in pietra. Bisogna quasi avere la pazienza di andarli a cercare. Una struttura, quella del centro antico, che risale agli inizi del ‘500. Per volere dei Carafa, il paese era protetto da cinte murarie con 4 porte di accesso. Oggi di tutto ciò restano soltanto pochi resti.
Cosa vedere – Turismo
Il simbolo di Cirò è senza ombra di dubbio il Castello Carafa. Posto nella parte più alta del paese, sormonta l’antico borgo. Una costruzione di ampie dimensioni che quasi certamente fu costruita dai Carafa, feudatari di Cirò. Un punto strategico sulla città sia in posizione di controllo dell’intero abitato, sia a difesa degli attacchi dei nemici. Il castello, contraddistinto da quattro torri circolari, è visitabile in tutte e tre le sue parti: i sotterranei, i magazzini ed il piano superiore degli appartamenti.
Tanti poi, sono i palazzi antichi di grande prestigio storico ed architettonico molti dei quali ospitano le sedi di uffici della pubblica amministrazione o scuole. Tra questi Palazzo Quattromani, Palazzo Siciliani, Palazzo Adorisio e molti altri disseminati tra le strade di Cirò.
Nel cuore del centro storico sorge la Chiesa di Santa Maria De Plateis che nel corso dei secoli ha subito molti rifacimenti. Secondo la leggenda, probabilmente in tempi lontani, si erigeva un’altra piccola chiesa, quella di Santo Stefano. La costruzione, così come la vediamo oggi, risale all’epoca borbonica. Un’opera maestosa e di grande valore. Ma tantissime sono, come i palazzi storici, le chiese disseminate nel centro storico, ognuna con una storia e un grande valore religioso. Tra queste quella della Madonna del Carmine e di San Giovanni Battista.
Molto antica, risalente al X secolo, una chicca che Cirò conserva gelosamente. La Casa-Chiesetta di San Nicodemo da Cirò, testimonianza delle prime forme abitative di Cirò, nel quartiere il Portello. È un edificio modesto ma di grande valore. Al suo interno un altare a muro e la statua del santo.
Ed infine, di grande valore storico, il Monumento ai caduti, al lato della chiesa madre. Un ricordo a tutti i cirotani caduti nella Prima e nella Seconda guerra mondiale. Il loro nome è apposto su due lapidi con affianco lo stemma di Cirò e una statua di un soldato ferito.
Feste, tradizioni ed eventi
La storia di Cirò è legata indissolubilmente al suo vino, fin dall’antichità ancor prima della nascita di Cristo. I Greci lo scelsero come il vino ufficiale delle Olimpiadi. La grandezza di questo vino è riconosciuta ancora oggi. Il vino Cirò viene, infatti, esportato in tutto il mondo, apprezzato per le sue grandi qualità.
Tanti gli eventi enogastronomici dove il vino Cirò è il protagonista indiscusso, ma uno su tutti è particolarmente sentito e atteso da tutto il territorio. Un evento ormai storicizzato quello dei Calici di Stelle e Incontri di Vini nel Borgo che si svolge da anni durante l’estate nei vicoli del borgo medievale. Tutte le cantine della città espongono i loro vini e ne offrono degustazioni a tutti i visitatori. Con un sottofondo musicale ed assaggi enogastronomici è possibile ammirare le bellezze di Cirò.
Come raggiungere la località
- Auto: tramite l’A2 Mediterranea, l’ex Salerno–Reggio Calabria fino all’uscita di Frascineto/Castrovillari e proseguire per la SS106 fino a Cirò.
Mappe e contatti utili
- Contatto Comune: 0962 32023
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