
Curinga è un comune della provincia di Catanzaro di 7.000 abitanti. È nell’elenco dei Borghi di Eccellenza della Regione Calabria.
Curinga è stata abitata fin dai tempi preistorici, come lo testimoniano i reperti del neolitico rinvenuti nella zona. Questi sono databili tra il VII e il III secolo a.C.
Durante la sua storia registrò diversi insediamenti fino alla colonizzazione dei greci, tra cui l’attuale frazione di Acconia, all’epoca era chiamata Lacconia. Questo scalo marittimo fu successivamente colonizzato dai romani, i quali abitarono il territorio tra il III e il IV secolo d.C.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, l’area venne invasa dai barbari, specialmente nella zona di Lacconia, la quale fu abbandonata a causa dell’occupazione dei goti. Durante la dominazione bizantina, fu poi invasa e saccheggiata dai saraceni. Solo successivamente, per opera di Normanni e Svevi, questo territorio visse un periodo molto florido.
Fu inclusa nel feudo di Maida che appartenne a diversi signori: San Licet, Marzano, Caracciolo, Nicastro, Di Palma, Carafa, Loffredo e dalla fine del 1600, ai Ruffo di Bagnara. La città fu colpita gravemente dai terremoti del XVII e XVIII secolo.
La posizione strategica e lo stretto contatto con la nobiltà feudale, pose Curinga nel mezzo delle dispute legate alla Repubblica Partenopea e alla Battaglia di Maida, tra inglesi e francesi. La zona fu anche campo di battaglia tra garibaldini e Borboni, con forte sostegno unitario da parte degli abitanti.
Dopo l’Unità d’Italia il malcontento generale si trasformò in moti insurrezionali della Calabria. Gli abitanti di Curinga con quelli di Cortale, Filadelfia e Maida, spinti dagli ideali anarchici di Bakunin, e diretti da Ricciotto Garibaldi, tentarono (fallendo) un’insurrezione repubblicana.
Descrizione del territorio
Il paese di Curinga sorge in collina a 380 metri sul mare, affacciandosi sulla piana di Lamezia e il Mar Tirreno. È situata al centro del golfo di Sant’Eufemia, sulla Costa dei Feaci, alle falde delle Serre Vibonesi. Il paesaggio è particolarmente irregolare, il che con le differenze di altitudine pronunciate, lo rende molto suggestivo.
Il borgo antico è un paese tranquillo, a soli 10 km dal mare. È una località perfetta per trascorrere una vacanza tra il mare e la montagna, in pieno relax.
Il territorio è largamente occupato dalla fertile pianura, dove crescono agrumi e ulivi. In collina sono presenti tantissimi ulivi secolari e vigne. Curinga è una terra ricca di acqua, avendo numerose sorgenti e corsi d’acqua sotterranei. La località è attraversata dal torrente Turrina, che sfocia nel golfo di Sant’Eufemia.
Curinga è gemellata dal 2014 con la città di Betlemme, insieme ad altri comuni che fanno parte dell’Unione Monte Contessa.
Cosa vedere – Turismo
Curinga ha un centro storico molto suggestivo, fatto da stradine, vicoletti e scale molto irregolari. Le case, costruite in pietra, sono tutte attaccate tra loro.
Sulla costa, Curinga è bagnata dalle acque del Mar Tirreno. Le spiagge libere sono lunghe 5 km, piuttosto ampie e di sabbia silicea. Ci sono anche delle bellissime dune con una grande colonia di vegetazione che cresce nella sabbia.
Ci sono due zone riconosciute come Sito di Interesse Comunitario per la vegetazione che salvaguardano: le Dune dell’Angitola e la Palude di Imbutillo.
Nella frazione Acconia si trova la moderna Chiesa di Santa Maria della Speranza, dove si svolge la vita religiosa del paese. Le altre contrade, arroccate in collina, sono piccoli centri affacciati sulla valle, con una lunga tradizione agricola e culinaria.
Curinga è chiamata il paese dei due giganti.
Si tratta di due alberi Grossi situati in due punti della località. Uno è il Platano di Vrisi, un platano orientale millenario con una circonferenza di 17 metri, in alta collina. L’altro è situato all’ingresso del borgo ed è il Pioppo nero, un albero secolare con 10 metri di circonferenza. Entrambi, sono nella loro specie, tra i più grandi d’Italia.
Curinga è un borgo da ammirare per il ricco patrimonio storico e architettonico. Inoltre la zona permette di godere delle bellezze naturali dalla montagna e del mare, assaporando i pregiati prodotti della cucina locale.
I dintorni del paese, ospitano luoghi di assoluto fascino come i ruderi del Monastero di Sant’Elia Vecchio e le Terme Romane.
Architettura e monumenti
Chiese
- Sant’Andrea Apostolo. È il Duomo della città. Risale al 1600 e fu ricostruita dopo il terremoto del 1783. Custodisce antichi oggetti sacri in argento del XVIII secolo.
- Santuario Maria SS del Carmelo. La chiesa risale al 1629. Il suo campanile richiama lo stile normanno e all’interno c’è un organo a canne del ‘700. Nel 1705 i Padri Carmelitani fondarono la Confraternita del Carmine.
- Maria SS Immacolata. Fu costruita sulle mura della vecchia chiesa di S. Nicola. È di architettura greca. Al suo interno conserva un pregevole organo a canne e a mantice del 1913. Sul portale centrale c’è un quadro dell’annunciazione e in alto la statua della Madonna.
- San Giuseppe. Risale al 1650 e fu fondata dal medico Michele Coletta. Si apre al culto una volta all’anno in occasione della festa del Santo.
- dell’Addolorata. Eretta nel 1850, conserva una statua della Madonna e il Cristo Morto, portati in processione il Venerdì Santo.
- Maria SS del Soccorso. Risale al 1675 e fu ricostruita dopo il terremoto del 1783. Tutti gli anni, nel mese di settembre, si celebra una messa con una processione che riporta la Statua della Madonna nella Chiesa Madre.
- Madonna della Grazia. custodisce resti di tombe in cui sono stati sepolti i patrioti caduti nella battaglia fra Nazionali e Regi. Ogni 2 luglio molti fedeli giungono in pellegrinaggio a piedi nel cuore della notte e restando per la veglia di preghiera fino al mattino successivo.
Palazzi
- Bevilacqua. Appartenuto fino agli anni ’70 alla famiglia Bevilacqua, ora proprietà del comune. Conserva reperti del Neolitico ritrovati in zona. Notevoli gli affreschi del soffitto e la cappella con l’altare del 1861.
- Perugini. Risale al 1600. Al suo interno, i Perugini celebravano i matrimoni di famiglia nella propria cappella. Ha un portone con lo stemma nobiliare. I balconi con balaustre ricurve in stile barocco.
- Ciliberti. In Piazza san Francesco, l’edificio risale al 1700.
Altro
- Monastero di Sant’Elia Vecchio, eremo basiliano. Nelle vicinanze esiste un platano orientale che, secondo gli esperti che lo hanno studiato, avrebbe più di mille anni.
- Le Terme Romane di Curinga. I ruderi delle antiche terme romane si trovano in contrada Cerzeto, nei pressi di Acconia di Curinga. Vengono chiamate Mura di Elleni e risalgono al IV-V secolo d.C.
- Torre Mezza Praia, torre saracena situata nell’omonima località.
Feste, tradizioni ed eventi
- Festa patronale Sant’Andrea Apostolo – 30 novembre.
- Madonna delle Grazie – 1 e 2 luglio.
- Sant’Elia e Madonna del Carmine – 16 luglio.
- Madonna del Soccorso – 8 settembre.
- L’Immacolata – 8 dicembre.
- 7 mercoledì in onore della Madonna del Carmine – a partire dal mercoledì dopo Pasqua.
- San Francesco d’Assisi – 4 ottobre
La tradizione dell’artigianato a Curinga, affonda le sue radici nei secoli, soprattutto nella produzione della seta e dei cesti di canne e lamine di castagno.
La gastronomia tipica, oltre ai pregiati formaggi come caciocavallo, burrini e ricotta, offre le grispelle, delle ciambelle di patate fritte. Tra i dolci sono tipici i mostaccioli fatti con farina e miele.
Come raggiungere la località
- Auto: percorrere l`Autostrada A3 fino all`uscita Lamezia Terme est da SS280. Proseguire per SP87 verso SS19 verso Curinga.
- Treno: la stazione ferroviaria locale è sulla direttrice tirrenica.
- Aereo: l’aeroporto di Lamezia Terme si trova a 20 km.
- Porto: a Vibo Valentia, distante 29 km.
Mappe e contatti utili
- Contatto Comune: 0968 739311
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