I Lou Palanca tornano a Soverato con Mistero al cubo

0

Lunedì 17 agosto, alle ore 21.30, presso l'area ex Comac

Mistero Al Cubo Locadina Lou Palanca Calabria ContattoI Lou Palanca tornano a Soverato per presentare Mistero al cubo, quinto romanzo degli scrittori calabresi.

L’appuntamento per parlarne con gli autori dell’ormai noto collettivo di scrittura, che ne discuteranno insieme con Giovanni Maria Calabretta, è organizzato dalla libreria Incontro; in collaborazione Cina Biblioteca delle Donne e il patrocinio del comune jonico, ed è fissato per il prossimo lunedì 17 agosto, alle ore 21.30, presso l’area ex Comac.

La storia di Mistero al cubo si svolge intorno al mondo accademico di Arcavacata di Rende, sede dell’Università della Calabria, e assume in modo un po’ atipico l’impianto narrativo del romanzo giallo.

Un professore di diritto penale comparato viene ritrovato misteriosamente morto nel proprio studio all’interno di uno dei cubi che compongono la caratteristica architettura dell’ateneo. Intorno a questa oscura vicenda i Lou Palanca fanno gravitare diversi personaggi: ciascuno di essi con la propria storia individuale, ma tutti guardando direttamente o indirettamente con lo stesso disincanto al mondo universitario ed alle sue contraddizioni.
È proprio la storia di Arcavacata, prima università costituita in Calabria e primo Campus universitario italiano, a tenere insieme le tante diramazioni che si snodano intorno all’indagine del commissario Gironda e della dottoressa Musso, tra sospetti, sospettati, sentimenti inaspettati. Insieme con gli investigatori entrano così in scena precari più o meno arrivisti, fuori corso di lungo corso, ultras del Cosenza dell’area antagonista di sinistra, “delfini” accademici espressione di un corpo docente frustrato dalla quotidianità di un sistema universitario in crisi, nonché figure all’apparenza marginali, che alla fine risulteranno invece determinanti per comprendere l’insieme del quadro, che con i loro personaggi dai toni emotivi del tutto contrastanti si può dire che disegnino i confini dello spettro narrativo del romanzo.

Mistero al cubo, ambientato nell’area conurbata di Cosenza e Rende, aggiunge anche un tassello sul piano di una sorta di viaggio nella Calabria che il collettivo ha condotto negli ultimi sette anni. Con il romanzo di esordio Blocco 52. Una storia scomparsa, una città perduta (2012) veniva infatti in primo piano Catanzaro, che è un po’ la “patria” dei Lou Palanca: la ricostruzione di un assassinio importante, scomparso dopo mezzo secolo dalla memoria della città, diventava il pretesto per narrare delle trasformazioni sociali e territoriali del capoluogo.

Ti ho vista che ridevi (2015), vincitore per la sezione narrativa nella XIII edizione del Premio Giacomo Matteotti indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, legava invece la storia di Riace all’emigrazione di qualche decennio fa ed all’immigrazione odierna. A schema libero (2017) affrontava invece con decisione i fatti di Reggio Calabria a partire dalla rivolta dei “Boia chi molla”, evento che ha segnato anche l’affermarsi della nuova ‘ndrangheta, fino agli sviluppi politici e giudiziari più recenti. Questi primi tra romanzi sono stati pubblicati tutti da Rubbettino.

Il morzello di Nancy Harena (2018), è stata invece una sorta di parentesi costituita da una breve storia legata a cibo e territorio, con la quale è stata rappresentata la Calabria nella collana Piccola biblioteca di cucina letteraria di Slow Food Editore, accanto ad altri importanti autori del panorama letterario italiano. In questo caso la storia si svolge tutta in una settimana dei giorni attuali, tra Soverato ed un immaginario paesino dell’entroterra nelle Serre calabre.

L’incontro di lunedì sarà quindi l’occasione per capire di più di questa nuova proposta letteraria dei Lou Palanca.

Condividi.

Autore

I commenti sono chiusi.

X