
Mesoraca è un antico centro della provincia di Crotone di circa 6.500 abitanti.
Fondata probabilmente dagli Enotri intorno al 1600 a.C. con il nome di Reazio, deve la sua attuale denominazione ai Greci, che in seguito, nel V secolo a.C., cambiarono il nome in Mesorachion (“terra fra due fiumi”). Si hanno notizie della città in merito ai suoi guerrieri valorosi, coinvolti nella guerra dei crotonesi contro Locri. Sul finire dell’Età Antica, diede i natali al futuro Papa Zosimo che fu pontefice romano dal 417 al 418.
Fra il ‘700 e l’800, la vita culturale del paese vive un momento felice grazie alla presenza di Matteo Lamanna (fondatore della Chiesa del Ritiro) e Vincenzo De Grazia (filosofo). In seguito al disastroso terremoto del 1832, Mesoraca venne completamente ricostruita.
Descrizione del territorio
Mesoraca sorge in una zona collinare ai piedi della Sila Piccola, a circa 400 metri s.l.m. Si trova nella zona occidentale della provincia di Crotone e si sviluppa lungo le pendici del monte Femminamorta. Inoltre, il territorio comunale è compreso fra i 200 e i 1800 metri s.l.m. ed è attraversato dai fiumi Vergari e Reazio.
Cosa vedere – Turismo
- La Chiesa dell’Annunziata (XVIII secolo) sorge nella parte alta del paese. La facciata è in stile romanico e riprende la ripartizione interna in tre navate.
- La Chiesa del Ritiro (1767) sorge nella parte bassa del paese. È forse l’unico esempio dello stile tardo barocco in Calabria. La sua cupola è la più dipinta della Calabria. Ai tempi, costruita per volontà di Matteo Lamanna, è stato dichiarato monumento di interesse nazionale.
- Il Santuario del Santissimo Ecce Homo (1419-1429) sorge alle pendici del monte Giove, circondato da un bosco murato. Al suo interno, oltre a numerose opere pittoriche, è conservata la statua della Sacra Effigie del Santissimo Ecce Homo, realizzata nel 1630. Vi soggiornò, nel XVI secolo, frate Umile da Bisignano.
- L’Abbazia Sant’Angelo in Frigillo (ruderi), venne edificata probabilmente intorno al 500 d.C. Dell’antica abbazia cistercense, oltre ai muri che delimitano la pianta della chiesa, restano i libri miniati qui trascritti dai monaci, (conservati oggi presso la biblioteca vaticana).
Mesoraca ospita, inoltre, molti palazzi nobiliari risalenti ai secoli XVII e XVIII appartenenti originariamente a numerose famiglie: Stranges, De Grazia, Polizzi, Grisolia, Longobucco, Rossi, Marescalco.
Feste, tradizioni ed eventi
- Festa dell’8 Marzo: festa di ringraziamento per la protezione in occasione dell’ultimo terremoto.
- Festa del 21 Marzo: in ricordo del terremoto del 1783.
- A fera e Maju (ultima settimana di Maggio): si svolge fra Mesoraca e la frazione Filippa, lungo la strada che porta al Santuario S.S. Ecce Homo. Nasce come pellegrinaggio di devozione.
- Festa del 25 luglio: festa in onore del Santissimo Ecce Homo per le grazie concesse.
- Festa settennale: processione della statua del Santissimo Ecce Homo, che rimane a Mesoraca per otto giorni.
Come raggiungere la località
- Treno: la stazione ferroviaria più vicina è quella di Botricello.
- Autobus: il paese è servito da alcune autolinee.
- Auto: dall’Autostrada A2 del Mediterraneo, uscita Lamezia Terme, poi Strada dei Due Mari (direzione Catanzaro), infine proseguire per Strada Statale 106 in direzione Crotone.
- Aereo: gli aeroporti più vicini sono quelli di Lamezia Terme e di Crotone.
Mappe e contatti utili
- Contatto Comune: tel. 0962 489450
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