Concorso Letterario 2020
Ha una ruga d’ambra e corallo, la mia Madonna nera
Ha bagnato il volto fra le bugie e le more
E fra la vite ha taciuto il suo abbandono.
Leviga un giogo di canne e di scogli
Noi la inseguiamo, anime torte in una valle di sale
Ferule a maggio nel silenzio del tempio.
Il mare di vetro, a Cotrone, è un coccio di storia
L’ogliastro attorciglia l’autunno e i miei anni
Il respiro è un’accisa fra la cartapesta ed il faro.
Ho stretto le mani alla mia Madonna nera
Si è fatta scommessa nei frantumi e nei ghetti
Le urla schiacciate di una sirena lontana.
Ho chiesto un segno alla mia Madonna nera
Un raccolto soltanto nella loggia assolata dei sogni inquieti
Una lucerna orfana sul sentire stanco di un contadino re.
Ero un traghetto in disarmo per l’isola dei pensieri persi
Una cruna di voci, adesso, è sera di perla e cannella.
Non ci sono più scudi sul tetto del mio poco.
La mia Madonna, adesso, è nera.
Opera in finale
VOTO CHIUSO
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