
Monterosso Calabro è uno dei comuni delle Serre Calabre. Si trova in provincia di Vibo Valentia e conta circa 1.700 abitanti.
Il nome di Monterosso Calabro deriva dalla particolare colorazione che assume la collina su cui sorge, durante il tramonto.
Durante il Medioevo, Monterosso Calabro fu casale della baronia di Castelmonardo. In seguito fu dei Ruffo di Calabria. Nel XV secolo Antonio delle Trezze lo acquistò dai De Nobili e restò della famiglia per tre generazioni, quando furono spodestati da una ribellione. Divenne possedimento dei Pignatelli di Monteleone nel 1534.
Nel corso del ‘600 si sviluppò la lavorazione del baco da seta e venne costruita una filanda. Purtroppo in quel periodo il paese fu anche interessato da calamità naturali: siccità, una grande gelata e, nel 1783, il terremoto che rase al suolo tutte le abitazioni. Fu grazie al Duca Pignatelli ed ai contributi della Cassa Sacra che venne ricostruito.
Con legge francese, nel 1807, fu incluso nel territorio di Filadelfia. Solo in seguito all’Unità d’Italia assunse l’attuale nome Monterosso Calabro.
Nel 1939 una società di Pinerolo impiantò le strutture per lo sfruttamento delle miniere di grafite. L’attività fu chiusa 9 anni dopo.
Descrizione del territorio
Monterosso Calabro si estende dai 39 ai 989 metri sul livello del mare. Il centro storico, tra i più belli della regione, è caratterizzato da viuzze strette e pittoresche intorno alla Rocca Capana. Il paese è immerso nel verde delle Serre Calabresi, pur mantenendo la vista sul mare.
Nel territorio di Monterosso Calabro ricade gran parte del Lago Angitola. Questo è stato eretto a Oasi protetta del WWF, in quanto ospita rare specie faunistiche e arboree, come il falco pescatore e il salice bianco.
Cosa vedere – Turismo
Il Museo della civiltà contadina ed artigiana della Calabria e il Museo multimediale delle Serre Calabresi fanno parte del Polo Museale Monterossino.
Si trovano nell’antica Filanda Massara. Il primo è strutturato in sei sezioni e, naturalmente, vi si possono trovare strumenti di lavoro e costumi tradizionali. Il secondo documenta flora e fauna, geografia, percorsi naturalistici e architettura della zona delle Serre Calabresi.
La Chiesa di Maria SS.ma del Soccorso conserva un altare in legno in stile barocco e vi si può ammirare il bellissimo soffitto decorato con l’Ascensione di Maria.
Una tela del Martini sulla Battaglia di Lepanto si può ammirare nella Chiesa del SS. Rosario.
Per gli amanti della natura e per chi è alla ricerca di qualche ora di relax, il Lago Angitola è una tappa imperdibile.
Feste, tradizioni ed eventi
Numerose sono le feste religiose a cui si può partecipare durante l’anno, fra queste:
- la Festa di San Sebastiano, la terza domenica di gennaio;
- processione dei misteri nel periodo pasquale;
- la Festa della Santa Croce il 5 maggio;
- Festa di Sant’Antonio il 13 giugno;
- la Festa di Maria ss. del Soccorso la prima domenica di luglio;
- la celebrazione per la Madonna del Carmine il 16 luglio;
- San Rocco il 16 agosto;
- il SS.mo Crocefisso la terza domenica di settembre;
- il SS.mo Rosario la prima domenica di ottobre;
- San Nicola il 6 dicembre.
Di grande interesse è la Biennale di arte contemporanea che si svolge in genere tra luglio e agosto. Ospita artisti nazionali e internazionali.
Monterosso è…estate è l’insieme degli eventi estivi che si svolgono a Monterosso Calabro. Tra questi la Nottelunga, spettacolo di intrattenimento e cultura e la Sagra da ‘nzalata.
Da dicembre a marzo si svolge la Stagione teatrale monterossina.
Come raggiungere la località
- Auto: percorrere la SS18, prendere l’uscita Pizzo verso Pizzo C./Vibo Marina, proseguire su SP47 direzione Monterosso Calabro.
- Treno: la stazione ferroviaria più vicina è quella di Francavilla Angitola.
- Aereo: l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme è quello più vicino.
Mappe e contatti utili
- Contatto Comune: tel. 0963 325002