
Tra i borghi più suggestivi della Calabria e di tutto il Parco del Pollino, Morano Calabro, è un luogo ideale per chi vuole vivere ed esplorare a pieno una della aree protette più grandi d’Europa.
All’epoca romana risalgono i primi cenni storici sulla cittadina di Morano rispetto alla primitiva rocca sulla quale sorse in età normanna. Punto di riferimento è la fondazione del Castello, bastione di difesa per il borgo e tutta la vallata del Coscile. Fin dall’età medievale, Morano Calabro, è feudo di grande interesse ed importanza passando dalle mani di Apollonio Morano, ai Fasanella e poi di Antonello Fuscaldo.
Il Castello diviene nel 1500 simbolo del feudo affidato a Pietro Antonio Sanseverino, principe di Bisignano che lo ristruttura. Nel corso del 1600, invece, la fortezza è roccaforte dei nuovi signori di Morano, gli Spinelli, principi di Scalea.
Fin dal Medioevo tutto il centro abitato di Morano Calabro si sviluppa alle pendici della fortezza, all’interno di un sistema di cinte murarie che proteggono uno degli abitati più attraenti e monumentali del Pollino.
Descrizione del territorio
Punto di snodo turistico, Morano è posta a circa 700 metri s.l.m ad un incrocio strategico tra le vette del Dolcedorme e della Serra del Prete. Uno sfondo naturale d’eccezione quello del versante calabrese del Parco del Pollino che riconosce Campotenese (contrada di Morano) come la porta naturale del Parco. Un’intera vallata racchiusa tra i monti che rappresenta l’ingresso privilegiato per la riserva. Da qui, infatti, partono le escursioni e le visite guidate, tanto sul versante calabro che su quello lucano.
Arroccato su un colle, Morano accoglie i turisti con la sua affascinante e particolare collocazione. Le sue piccole e incantevoli case sembrano tutte ammucchiate quasi a schiacciarsi l’un l’altra, a strapiombo sul colle. A farsi spazio tra di esse i suoi vicoli stretti ed incerti che d’improvviso aprono a meraviglie nascoste, come chiese e palazzi signorili.
Cosa vedere – Turismo
Tra i borghi più ricchi di storia e cultura, Morano propone un’offerta turistica davvero variegata tanto d’estate che d’inverno. Di grande interesse storico i ruderi del Monastero di Colloreto, poco fuori il complesso abitato alle pendici del Parco del Pollino. Ad esso si affianca il già citato castello Normanno-Svevo che sovrasta dall’alto tutta la cittadina del Pollino. Le chiese sparse in tutta la città di Morano, sono numerosissime, ognuna delle quali di notevole prestigio artistico-religioso.
Morano Calabro vanta riconoscimenti importanti. Dal 2003 fa parte del circuito I Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione. La Commissione Europea, inoltre, l’ha riconosciuta come destinazione d’eccellenza europea ed inserita nel Progetto EDEN.
Da segnalare, inoltre, il Museo Naturalistico “Il Nibbio”: punto di riferimento per la conoscenza e promozione della fauna del Pollino. Un percorso illustrativo-didattico d’eccellenza che lascerà incantati grandi e piccoli. Degno di nota anche il Museo di Storia dell’Agricoltura e della Pastorizia dedicato alle antiche tradizioni artigianali.
Feste, tradizioni ed eventi
Morano Calabro è sinonimo di salumi e formaggi d’eccellenza, tipici del Pollino, che trovano nella peculiare collocazione geografica un clima affine ad una naturale stagionatura. E poi la maestria dei moranesi nella gastronomia: dalla pasta fresca al pane, dai dolci alla carne.
Due le feste e gli eventi che contraddistinguono Morano Calabro: la festa della Madonna del Carmine e quella della Bandiera. Una ricorrenza ripresa negli ultimi anni ma di antica tradizione per ricordare la vittoria di Morano contro i Saraceni. Ogni anno, nel mese di maggio a cavallo tra il 19 ed il 20, Morano rivive gli antichi fasti. Dame, cavalieri, musici e battitori sfilano lungo le vie della città per il celebre corteo storico.
Altro appuntamento da non perdere quello del presepe vivente. Ogni anno nel centro storico rivivono le botteghe artigiane e le scene tradizionali della natività.
Come raggiungere la località
- Auto: tramite la nuova autostrada A2 Mediterranea, l’ormai ex Salerno – Reggio Calabria attraverso lo svincolo dedicato alla cittadina.