Musica popolare calabrese

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Tarantella e tradizioni: l'arte del ballo

“San Pascale Baylonne prutitturi di li donne
mannamillu nu maritu jancu rssu e sapuritu
addi esseri tale e quali cumu a tia Santu Pascali
addi esseri tale e quali cumu a tia Santu Pascaliiiiiii”

Si tratta della strofa iniziale di una delle numerose tarantelle calabresi (questa in particolare è cantata da Daniele Sepe, napoletano d’origine) che tanto ci fanno cantare e ballare.

Attenzione, Tarantelle, “tirantella” o “u sonu” ma non tarante! Questa musica infatti, pur avvicinandovisi per certi aspetti ritmici, non ha niente a che vedere con gli esorcismi da “morso di tarantola” delle tarante pugliesi.

Forse con quelle napoletane, direte voi? Non proprio. La Calabria faceva sì, parte del Regno di Napoli e ne è stata influenzata sotto molti punti di vista, ma ovviamente la musica è stata “personalizzata”.

Come e quando si balla

Musica Lira Calabrese Suonatori Calabria Contatto

Il Gruppo Caristhò: Mico Corapi (chitarra francese) – Vittoria Agliozzo (tamburo) – Gabriele Trimboli (lira)

La musica popolare calabrese, affonda le sue profonde radici nelle secolari tradizioni regionali. Accompagna tutti i momenti della nostra vita: matrimoni, battesimi, compleanni etc. Insomma, ogni occasione è buona per ballare e divertirsi.

La tarantella si può eseguire in coppia (uomo-donna, uomo-uomo e, anche se raramente, donna-donna) attorniati da un cerchio di persone definito “rota“. I suonatori sono posizionati all’esterno della rota. In alcune zone della Calabria, come alcuni paesi del vibonese, la danza, fino ad alcuni decenni fa, era riservata soltanto agli uomini.

Piccola curiosità: le danze tradizionali calabresi, sono ricche di simbologie. La principale, è quella del corteggiamento tra uomo e donna.

Nella tarantella mista l’uomo, ad esempio, cerca di raggiungere le spalle della donna che, a sua volta, cercherà di farlo avvicinare muovendole ma senza mai girarsi. La danza, può essere interrotta dal maestro di ballo che simboleggia il capo della comunità. (Spesso, in passato, lo era davvero). Nessuno può disobbedire alle sue disposizioni e, nel passato, l’interruzione di un ballo a due, a volte richiesta dai familiari della donna, indicava un parere non favorevole all’unione.

Altra tipologia di danza è il pastorale, tipico soprattutto dell’area del Pollino. Le maggiori differenze con la tarantella, sono le variazioni nei passi e nel ritmo.

Le origini: un’ipotesi

Musica Strumenti Con Suonatori Calabresi Calabria Contatto

Mico Corapi (tamburo) – Vittoria Agliozzo (voce) – Peppe Larizza (zampogna)

È difficile risalire alle origini della tarantella calabrese, le ipotesi sono numerose. Una in particolare, sostiene che sia nata come danza bellica, anche se con il tempo è divenuta parte integrante dei momenti più importanti della società, oltre che rappresentante della forma d’espressione principale di un intero popolo.

 

 

 

 


Dalle origini, ai nostri giorni

Ballo Calabrese Calabria Contatto

Nella foto Mico Corapi – Noelia Eterovic

Con il passare degli anni la musica popolare e la tarantella sono andate via via in disuso, ma senza mai sparire definitivamente. Tra i numerosi motivi troviamo il dilagarsi della musica commerciale e la forte emigrazione di molti Calabresi verso altre regioni o all’estero. Tuttavia, la musica popolare Calabrese sta vivendo una seconda giovinezza, con nuove forme pur conservando legami con le antiche tradizioni.

Oggi la musica popolare è un misto di antichi suoni autoctoni e contaminazioni mediterranee, in un mix coinvolgente di presente, passato e sperimentazioni proiettate al futuro.

Così, accanto a musicisti affermati come Mimmo Cavallaro, Otello Profazio, Piero Pesce, sono nati gruppi che hanno reinterpretano il genere in chiave moderna, come Il Parto delle Nuvole Pesanti, i Mattanza, i QuartAumentata, Sabatum Quartet, i Parafoné e tanti altri.

Da qualche anno la riscoperta della musica tradizionale e delle sue nuove forme sono sfociate nell’organizzazione di manifestazioni e festival su tutto il territorio regionale, come per esempio il “Kaulonia Tarantella Festival”  di Caulonia (RC), ormai il più famoso e atteso della regione.


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