
San Floro è un piccolo Comune della provincia di Catanzaro di circa 700 abitanti, che prende il nome dal suo Santo Patrono.
Le origini di San Floro risalgono a ben prima della colonizzazione greca. Alcuni ritrovamenti archeologici attestano stanziamenti di popolazioni dell’età Neolitica. Durante il periodo Bizantino, i monaci Basiliani in transito nella Valle del Corace, scelsero di stabilirsi a San Floro attirati dalla posizione collinare dominante e dal clima mite. La nuova piccola comunità che i basiliani formarono insieme ai contadini della zona, scelse San Floro come Patrono.
Nel 1783 un fortissimo terremoto distrusse gran parte dei centri abitati calabresi, ma a San Floro resistettero sia il castello del X secolo che la Chiesa di san Nicola. Di contro, crollò la Chiesa di Santa Caterina, sulle cui rovine sorge oggi il palazzo del Comune. Nel 1800 San Floro divenne Comune autonomo del Circondariato di Borgia.
Descrizione del territorio
Il Comune è situato in collina a 264 metri s.l.m. a sud del capoluogo di Regione, Catanzaro. Dalla piazza principale è possibile avere una visione ampia del territorio circostante. Guardando verso nord si vede tutta la Valle del Corace e Catanzaro, verso est invece è possibile vedere la costa ionica con Roccelletta, Catanzaro Lido e Sellia Marina. Nelle ore serali le luci a valle e quelle della città, creano un suggestivo mare di lucciole. Il vento leggero caratterizza le giornate a San Floro diventando sorgente di sollievo durante il caldo estivo. I proventi economici da secoli derivano dalla produzione agricola ed alimentare.
San Floro è conosciuto in tutta la provincia come la “terra dei fichi“.
Feste, tradizioni ed eventi
Chi ha avuto il piacere di conoscere i giovani che abitano San Floro, non ha potuto di certo evitare di notare quanto amore dedicano al paese natale. Molti tra loro sfruttano regolarmente le risorse che il luogo offre. Nel tempo sono nate cooperative e associazioni che si occupano della riscoperta delle tradizioni, come l’allevamento del baco da seta, la riattivazione dei vecchi mulini a pietra, la produzione di miele biologico.
I Sanfloresi, giovani e meno, non dimenticano le proprie origini e tradizioni, come quella legata al Santo Patrono, del quale in paese è custodita una reliquia. Un rogito notarile in latino attesta che gli abitanti del paese stipularono nel 1765 un voto di penitenza “in futurum et in perpetum” in onore di San Floro. Ogni anno, nella prima domenica di maggio, i San Floresi rinnovano il voto al Santo che li aveva liberati da un’epidemia di peste cingendosi il capo con una corona di spine. Il 18 agosto viene invece festeggiato il Santo con la tradizionale processione per le vie del paese, fuochi d’artificio ed intrattenimenti musicali serali.
La ricorrenza del voto di penitenza prevede che vengano preparati dei dolci tipici, degli ex-voto chiamati “vutureddha” fatti di farina, acqua e zucchero.
Cosa vedere – Turismo
- Castello Caracciolo: eretto intorno al X secolo sorge ad est del paese. Inizialmente adoperato per scopi difensivi, diviene dal 1400 in poi residenza stabile delle famiglie nobili. I Caracciolo lo mantennero fino alla fine del feudalesimo. Ha una pianta rettangolare con quattro torri di base quadrata.
- Palazzo Zolea: vi si accede attraverso un possente portale in pietra con lo stemma di famiglia sulla chiave di volta.
- Palazzo Curcio e Palazzo Costa: risalgono al XIV secolo.
- Museo della seta: l’associazione Nido di Seta creata da giovani intraprendenti, ha costituito un piccolo museo dedicato al gelso, al baco da seta, alle fibre naturali ed a manufatti in seta greggia tessuti al telaio.
- Mulinum: il 31 gennaio 2017 è stato inaugurato il primo mulino biologico a ruota idraulica del Sud Italia, dove si macina grano di varietà antica come il senatore cappelli. Recandosi al mulinum è possibile giornalmente gustare prodotti da forno come il pane e la pizza. Durante le ore serali si può prenotare un ottimo e salutare aperitivo accomodandosi su delle caratteristiche balle di fieno.
Come raggiungere la località
- In auto: percorrendo la E90 verso Reggio Calabria, prendere l’uscita per Borgia, dopo pochi chilometri troverete l’uscita per San Floro.
Mappe e contatti utili
- Comune: 0961 956450
- Museo: 320 8968663