
Santa Maria del Cedro, cittadina della provincia di Cosenza, è uno dei comuni simbolo della rinomata Riviera dei Cedri che con i 50 km di costa, da Sangineto a Tortora, è una delle zone più apprezzate dell’Alto Tirreno Cosentino.
Le prime tracce di Santa Maria del Cedro risalgono al periodo magnogreco. I sibariti la scelsero come luogo prediletto per rifondare la loro città dopo la distruzione da parte di Crotone. Era il 510 a.C. e così nacque Laos, città grande quanto Pompei.
L’attuale abitato però sarà fondato molto più tardi. Bisognerà aspettare il XVII secolo perché Santa Maria del Cedro venga alla luce. Ancora una volta gli abitanti di un nucleo preesistente, Abatemarco, la scelsero per rifondare il loro borgo spazzato via da un’alluvione.
In età feudale sarà poi parte del feudo dei Brancati di Napoli ancora con il nome di Laos. In epoca unitaria la località sarà poi denominata Cipollina: da cis-polis al di qua del Pollino. All’epoca il borgo era parte del vicino comune di Grisolia. Solo successivamente diventerà comune autonomo con il nome di Santa Maria. Finalmente nel 1968 prenderà l’attuale nome di Santa Maria del Cedro.
Descrizione del territorio
Santa Maria del Cedro sorge in un punto strategico dell’alta Calabria. Non per nulla, nella storia, fu scelta più volte come luogo privilegiato per rifondare paesi e borghi distrutti. Santa Maria del Cedro si trova infatti all’estremità inferiore della Piana del Lao, bagnata dal famoso fiume Lao e dal più piccolo Abatemarco. Allo stesso tempo si affaccia sulla costa tirrenica, tra i grandi comuni costieri di Scalea e Diamante. Ed infine ha alle spalle le alte montagne del Parco Nazionale del Pollino.
Santa Maria del Cedro è una delle località turistiche predilette della Riviera dei Cedri. La sua bassa altitudine, il clima mite e salubre, tra la vallata verde di cedriere e uliveti ed il mare limpido e turchese. Un vero capolavoro della natura che fa di Santa Maria del Cedro uno dei centri più graditi dai turisti.
Cosa vedere – Turismo
Santa Maria del Cedro è il luogo ideale per gli amanti del mare e del divertimento. Le strutture ricettive e gli stabilimenti balneari sono numerosi e tutti attrezzati per garantire una vacanza al top. Il lungomare, d’estate, è popolato di turisti che provengono da tutta Italia e non solo. Non mancano gli eventi che animano le serate della cittadina del cedro, come gli itinerari turistici, culturali e naturalistici.
Un punto di snodo tra quelli che sono i grandi attrattori del turismo calabrese. Perché Santa Maria non è solo mare ma è anche storia, archeologia, cultura e gastronomia. Tutto il territorio della città del cedro è disseminato di testimonianze archeologiche. I resti della città greca di Laos, i ruderi del Castello di San Michele, l’acquedotto normanno, la Torre Sant’Andrea (simbolo del sistema difensivo della costiera) ed il Carcere delle Imprese (una struttura dedicata alla produzione dell’olio dove i detenuti erano assoldati ai lavori forzati).
E poi ci sono i percorsi naturalistici tra i sentieri ed i borghi del vicino Parco Nazionale del Pollino, visite guidate nella Piana del Lao con la possibilità di effettuare tutti gli sport ad essi dedicati come il famosissimo rafting.
Ed infine, ma non per ultimo, il Museo del Cedro. Chi soggiorna a Santa Maria non può non visitarlo. Il luogo sacro per eccellenza di questo frutto che ha segnato la cultura, l’arte e la storia di questa cittadina.
Feste, tradizioni ed eventi
Santa Maria, come riporta lo stesso nome, è il simbolo del cedro, il frutto dell’albero più bello come lo definisce la tradizione israelita. Il cedro è da sempre presente nella cultura e nell’economia della cittadina da cui si diffonde un profumo intenso, unico, inimitabile. Il cedro è elemento di tradizione secolare che fa di Santa Maria il luogo prediletto per la coltivazione.
Tante le varietà di cedro prodotte, tra tutti la più pregiata è liscia diamante: un frutto dal profumo intenso e dalle grandi proprietà organolettiche. I cedri sono il simbolo della gastronomia locale usati per produrre non solo raffinate ricette culinaria ma i prodotti più diversi: dolci, gelati, confetture, creme, liquori, sorbetti e yogurt.
Ogni anno, nei primi giorni di agosto, Santa Maria ospita i rabbini di tutto il mondo. Un rito secolare che spinge i rabbini a venire in Calabria alla ricerca dei cedri più belli.
Il perché? Per la festa delle capanne, Sukkòt, l’evento religioso più importante per la comunità ebraica che ricorre nel mese di ottobre. A seguire, alla fine di agosto, è il momento per celebrare il re della città. Una serie di serate tra musica, approfondimenti, interviste e ovviamente tanti stand, degustazioni e cucina tipica per il Festival del Cedro.
Durante il peridio pasquale invece, il Castello di San Michele diventa location privilegiata per la rappresentazione della passione di Cristo.
Come raggiungere la località
- Auto: a nord tramite la nuova autostrada A2 Mediterranea, l’ex Salerno – Reggio Calabria fino all’uscita per Lagonegro Nord. Si prosegue prima sulla statale 585 e poi sulla 18 per Santa Maria del Cedro. Da sud, invece, l’uscita è quella di Falerna per poi proseguire con la statale 18.
- Treno: tramite il Frecciabianca fino a Sapri per poi cambiare con i treni intercity o regionali arrivando alla stazione di Scalea.