Nel IV sec. d.C. un evento catastrofico sconvolge la città: un forte terremoto causa il danneggiamento ed il crollo della maggior parte degli edifici pubblici del Foro. Da quel momento inizia il declino di questo spazio urbano: vengono impiantati edifici provvisori di legno per sostituire gli spazi ormai inutilizzabili, poi, gradualmente, con lo spostamento dell’abitato di Scolacium verso le colline, cambiano le funzioni del luogo, diventando spazio per recinti di animali ed infine per attività artigianali. Di queste attività resta a noi visibile una fornace costruita al centro della piazza, utilizzata per materiali ceramici. Gli edifici circostanti iniziano ad essere soggetti allo spoglio sistematico per il recupero di materiali: verranno fusi i marmi e i laterizi per farne calce da utilizzare per nuove costruzioni, verranno fusi state ed oggetti di metallo.
Il Foro – decadenza e abbandono
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