Roberta Giuliani ha visitato molti luoghi naturali, tracciando schizzi sul suo quaderno di campagna, come tracce di memoria di rapporti spazio-temporali tra i diversi corpi rocciosi e le svariate morfologie. Questi schizzi si ritrovano come impronte nelle sue opere. In una restituzione pittorica ad olio su tela, i suoi soggetti sono frequentemente ispirati a paesaggi appenninici, a rilievi più alti e alle forme del paesaggio drammaticamente modellate dagli eventi sismici che hanno sconvolto queste terre con una cadenza periodica nei tempi geologici e storici, causando tanti lutti e distruzioni.
Tra le esposizioni a cui ha partecipato, si citano: “Blue zone”, Mostra collettiva d’arte, 23-29 aprile 2022, Galleria Cos’Arte, Garbatella, Roma, 2022; “AR-TOTEM”, Mostra collettiva d’arte, 17 – 30 settembre 2021, Galleria Cos’Arte, Garbatella, Roma, 2021; “Luoghi e la memoria” Mostra d’arte a Montefalco (PG), dal 20 Aprile (vernissage) al 15 Giugno, 2019. Complesso museale di San Francesco. Aperto tutti i giorni al pubblico 10.30-18.00. Via Ringhiera Umbra, 6 Montefalco (PG), 2019; “Narnia Festival” VII edizione, ideata dal Direttore artistico del Festival e realizzata con la collaborazione della pittrice Rubinia e di Susanna Salamone, Mostra collettiva d’Arte Contemporanea “Made in Umbria”, Narni. Inaugurazione 27 Luglio 2018; “Dislocazioni”, a cura di Roberta Giuliani, Mostra collettiva in occasione della Notte dei Musei. Museo di Geologia, Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Roma “Sapienza”, 2015; “Natura”, a cura di Minerva Auction, Mostra personale di pittura a Palazzo Odescalchi, piazza Santi Apostoli, Roma, 2012; “L’arte del dipingere”, a cura di Fabrizio Dell’Arno, Mostra di pittura collettiva presso RufArtGallery, Roma, 2012.
Le opere di Roberta Giuliani
Le tre opere di Roberta Giuliani sono caratterizzate da una particolare scelta dei colori che vengono accostati con grande cura e tecnica per dare luogo ad una ricostruzione precisa dei rapporti spaziali tra i vari elementi rocciosi, allontanandosi volutamente dalla immagine verosimile. Il tratto vuole rendere visibile il movimento della spatola che è a volte solo un cenno, non troppo preciso, ma immediato e cromaticamente sempre ben definito.
L’artista da spazio alla propria conoscenza e lascia in chi guarda la possibilità di perdersi nelle possibili interpretazioni. La sua esperienza professionale è presente in molti soggetti delle sue opere: scorci di paesaggi geologici o affioramenti rocciosi. La pittura diventa spesso un racconto della memoria dei luoghi vissuti e studiati nei suoi rilievi geologici. Il mondo naturale, nelle sue forme, è il risultato di una lunga successione di eventi geologici; l’occhio dello studioso indaga gli effetti, cercando di tracciare a ritroso gli eventi accaduti e di collegare le dinamiche passate con le forme e la materia delle rocce.
- Creste, Olio su tela, cm 30×80.
- Pensando ad Andy, Olio su tela, cm 40×50.
- Ultime luci, Olio su tela, cm 40×50.
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