
Vibo Valentia è un comune di 34.000 abitanti, capoluogo di provincia. È una rinomata meta di turismo balneare.
Le origini di Vibo Valentia risalgono all’insediamento preellenico, chiamato Hipponion, nel VII secolo a.C. per opera dei greci di Locri.
Nel 422 a.C. Hipponion si alleò con Siracusa, vincendo la guerra contro Locri. Nel 389 a.C. fu sconfitta e distrutta da Dionisio. I cartaginesi la ricostruirono rendendola un importante centro militare. Più tardi, furono i romani a chiamarla Valentia.
Durante il periodo bizantino la città, grazie alla sua privilegiata e strategica ubicazione,
diventò roccaforte militare. Distrutta dai saraceni, venne ricostruita dai normanni rendendola nuovamente centro militare e dotandola di un imponente Castello, oggi simbolo della città. La città godette sempre dei favori donati dalla posizione dominante tra l’entroterra e il mare.
Nel 1235 la città prese il nome di Monteleone, sotto la dominazione di Federico II. Negli stessi anni la città si sviluppò come centro economico e culturale. Prese parte ai moti rivoluzionari del 1799 e nel 1848, ai moti risorgimentali e nel 1860 accolse la spedizione garibaldina.
Nel 1928 la città assunse l’attuale nome di Vibo Valentia e divenne capoluogo di provincia nel 1992.
Descrizione del territorio
Vibo Valentia ha il suo centro storico in collina, mentre a ridosso della costa è nata la parte più moderna della città. Il suo territorio è compreso tra il Mar Tirreno e i monti delle Serre.
Grazie alla sua favorevole posizione geografica, è stata dai tempi dei greci e romani, un importante crocevia. E lo è ancora, vantando di una buona rete di comunicazione terrestre, marittima e ferroviaria.
Il centro storico si trova a 476 metri di altezza in collina. È un borgo pittoresco che conserva ancora l’anima del periodo medievale e rinascimentale con lo splendore dei palazzi che la conformano. Dall’alto si ha una vista panoramica stupenda di Capo Palinuro, delle Isole Eolie e dell’Etna.
Il Mar Tirreno, che bagna le coste di Vibo Valentia, è tra i più cristallini della Calabria. Il paesaggio regala spettacoli naturali specialmente al tramonto quando si vede il sole adagiarsi sul mare, con lo sfondo delle bellissime Eolie.
Cosa vedere – Turismo
Il centro storico di Vibo Valentia conserva l’atmosfera del borgo medievale con palazzi signorili in tufo giallo e blocchi di pietra lavica. La città è dominata dall’antico Castello Normanno-Svevo, attualmente sede del Museo Archeologico.
È inoltre possibile visitare le rovine delle mura di Hipponion. La costruzione risale al VI e V secolo a.C. e ancora oggi alcune torri sono sopravvissute al passare del tempo. Dell’originale cinta muraria lunga 7,5 km è arrivata fino a noi una sezione di circa 400 metri.
In città sono presenti grandi aree verdi: i parchi e le piccole ville del centro urbano, sono delle vere e proprie oasi nella città. Tra queste ricordiamo la villa comunale Regina Margherita, villa Gagliardi e il suggestivo Parco Botanico Palazzo di Francia.
Il turismo d’estate prende vita principalmente in riva al mare. Vibo Marina è sul golfo di Sant’Eufemia. L’acqua è cristallina e i fondali bassi, la spiaggia è attrezzata con lidi che offrono servizi completi e il massimo confort. La frazione di Bivona appartiene di fatto alla Costa degli Dei, tra le più belle e rinomate zone balneari calabresi.
Dal porto di Vibo Marina è possibile raggiungere le Isole Eolie con il servizio di minicrociera.
Architettura e monumenti
Castelli
- Normanno-Svevo, costruito nel XII secolo da Federico II. Sorto probabilmente sui resti dell’acropoli di Hipponion. Attualmente sede del Museo Archeologico, custodisce reperti d’età protostorica, magno-greca e romana, oltre a ospitare collezioni dell’‘800 e ‘900. Il Museo Archeologico conserva la preziosa Laminetta aurea, il più antico testo Orfico rinvenuto in Italia.
- di Bivona, edificato nel ‘400 a difesa del porto.
Palazzi
- Capialbi, costruito alla fine del XVII secolo su preesistenti costruzioni del ‘400 e ‘500. Al suo interno presenta reperti archeologici ed è sede della biblioteca comunale.
- Romei, databile alla fine del ‘400 costruito da Giovanni Andrea Romei. È a forma di parallelogramma, molto particolari i balconi con ringhiera in ferro battuto a pancia con applicazioni floreali. All’interno c’è un affresco con lo stemma dei Sacco che possedettero il palazzo dal 1600 al 1730.
- Marzano, appartiene alla famiglia Marzano dal 1658. Il palazzo ha un valore artistico molto importante con un suggestivo portale d’ingresso.
- Gagliardi, eretto nel XVIII secolo. Nel 1860 Giuseppe Garibaldi soggiornò nel palazzo; più tardi fu demolito per fare una struttura più grande. Nel 1952 fu donato all’Associazione per il Mezzogiorno allo scopo di ospitare eventi culturali. È stato sede del Museo archeologico.
Chiese
- Santa Maria Maggiore e San Leoluca. Costruita nel ‘600 su una basilica bizantina del IX secolo, è decorata con affreschi neoclassici ottocenteschi.
- del Rosario, eretta su un teatro romano nel 1337. È di stile gotico e all’interno custodisce quadri e 5 statue lignee dei Misteri Dolorosi e un Cristo Risorto opera di Ludovico e Domenico Rubino.
- Santa Maria degli Angeli. La costruzione risale al 1666; dal 1866 è curata dai Padri Cappuccini. Custodisce il crocifisso degli Angeli risalente al ‘600. È molto venerata dai fedeli e meta di turismo religioso.
- San Michele, di origine cinquecentesca, è un capolavoro di architettura rinascimentale meridionale.
- Santa Maria la Nova, del 1521 fu costruita come Chiesa di Santa Maria di Gesù dal duca Ettore Pignatelli. Durante la dominazione napoleonica la chiesa venne utilizzata come stalla e deposito militare. Nel 1837 è stata restaurata e riaperta per il culto cristiano.
Feste, tradizioni ed eventi
- FRAC Festival, Festival di Ricerca per le Arti Contemporanee presso il Castello Normanno-Svevo – fine luglio.
- Vicoli diVini, percorso turistico ed enogastronomico nei vicoletti e le cantine del centro storico – luglio.
- Festa Patronale Leoluca di Corleone – 1 marzo.
- Passione vivente di Cristo e Affruntata, festeggiamenti e processione – settimana santa.
- Festa di Sant’Anna e sagra dei fileja, pasta tradizionale simboli di Vibo – 26 luglio.
- Sagra dalla ‘nduja, della salsiccia, dalla ricotta e della pitta (focaccia), prodotti tipici locali – fine dell’estate.
- Palio di Diana, cortei di figuranti all’uso rinascimentale, gare e giochi tra i quartieri di Vibo – agosto.
Come raggiungere la località
- Autobus: sono presenti collegamenti con autolinee.
- Aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Lamezia Terme, distante 49 km.
- Treno: le stazioni di Vibo Valentia-Pizzo e Vibo Marina sono sulla direttrice tirrenica.
- Auto: percorrere l’Autostrada A2, uscita Pizzo per arrivare a Vibo Marina. Uscita Sant’Onofrio per arrivare al centro storico.
- Dal mare: il porto di Vibo Marina è un’importante base turistica, dal quale durante l’estate sono presenti diversi collegamenti verso le Isole Eolie.
Mappe e contatti utili
- Contatto Comune: 0963 599111
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