
Villa San Giovanni è un comune di 13.770 abitanti, in provincia di Reggio Calabria. E’ il terminal peninsulare per il collegamento con la Sicilia.
Già nell’epoca magnogreca, il territorio dove oggi sorge Villa San Giovanni, ricopriva un ruolo importante e strategico, sia sul campo economico sia su quello militare. Da questo luogo, infatti, partivano le imbarcazioni verso la Sicilia.
Il centro di Villa San Giovanni, inizialmente fu chiamato Fossa, ma presumibilmente, nel corso del V secolo, fu distrutto da popolazioni barbariche giunte fino allo stretto per assediare Reggio. Negli anni successivi alla fine dell’Impero Romano d’Occidente, nacque un nuovo centro urbano chiamato Cene, che comunque ebbe vita breve a causa delle incursioni saracene. I suoi abitanti fondarono Cenesio, che nel corso del Medioevo prese il nome di Fiumara di Muro (l’attuale Fiumara).
Gli ultimi decenni del XVI secolo, videro sorgere lungo le coste, Cannitello e Pezzo, abitati per lo più da marinai e pescatori. Più verso l’interno si formarono Acciarello e Piale. Nel 1743 queste zone furono colpite dalla peste. Il governatore Ferri, dopo essersi accertato dell’epidemia, inviò una spedizione che aveva il compito di bruciare i piccoli centri abitativi, lasciando così i pochi superstiti, in condizioni miserevoli. Solo alla fine del XVIII secolo avvenne una svolta, quando un ricco proprietario terriero Rocco Antonio Caracciolo, volle staccare i casali di Fossa, Piale, Acciarello, Pezzo e Cannitello, da Fiumara di Muro allo scopo di dare unità politica e amministrativa alle piccole comunità. Il nuovo centro fu nominato dapprima Fossa di San Giovanni e poi, grazie al decreto concesso dal re Ferdinando I, Villa San Giovanni. Allora Villa contava 1200 abitanti.
Tra la fine del XVIII secolo e la prima metà del XX, Villa San Giovanni divenne famosa per l’allevamento del baco da seta e per le sue filande, le quali costituivano un’importante fonte di lavoro e di sostentamento per la popolazione.
Col passare degli anni, arrivò la meccanizzazione e i primi investimenti da parte di imprenditori settentrionali e stranieri, tanto da ricevere il soprannome di piccola Manchester, in riferimento all’attività serica della città inglese.
Villa era, inoltre, famosa per la produzione di pipe.
Nel 1884 vennero inaugurate le stazioni di Villa San Giovanni e di Cannitello, insieme ad un tratto ferroviario che le collegava a Reggio Calabria. Nei primi anni del XX secolo si completò la costruzione del porto e iniziarono le prime corse dei moderni ferry boats a vapore, per Messina. Villa San Giovanni iniziò ad essere preferita rispetto a Reggio, in quanto più vicina alla costa siciliana.
Già nel 1906 le strade cittadine erano illuminate da lampioni ad energia elettrica, tanto da venire descritta come città operosa, industriosa e all’avanguardia.
La cittadina fu colpita da numerosi eventi sismici, ma il più devastante fu il terremoto del 1908 che rase al suolo quasi completamente tutti gli edifici di Villa San Giovanni. La sua ricostruzione iniziò già l’anno seguente.
Nel 1927 il comune di Villa e altri 13 comuni del circondario, venne conurbato al comune di Reggio Calabria in seguito al progetto della Grande Reggio. I disagi per la popolazione villese furono notevoli, anche soltanto per i più semplici atti amministrativi e l’identità di Villa era destinata a svanire, riducendosi a diventare un semplice quartiere. Nel 1933, con un decreto, fu restituita l’autonomia a Villa San Giovanni.
Dopo la seconda guerra mondiale, Villa San Giovanni, ebbe bisogno di ulteriori ricostruzioni, in quanto furono affondate quasi tutte le navi traghetto e lo snodo ferroviario di importanza nazionale fu pesantemente bombardato dalle forze alleate.
A partire dagli anni settanta Villa San Giovanni ebbe una rapida crescita demografica, dovuta soprattutto all’emigrazione interna che ha portato molti abitanti dei comuni limitrofi a spostarsi a Villa per motivi di lavoro. Vaste zone interamente ricoperte di verde, sono ora occupate da numerose costruzioni abitative e commerciali, che hanno visto un’espansione del centro urbano e una crescita dell’edificazione mai avute prima. Ancora oggi Villa San Giovanni, si presenta come una cittadina in continua evoluzione ed espansione.
Il 12 Aprile del 2005, l’allora presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, ha conferito al comune di Villa San Giovanni il titolo di Città.
Descrizione del territorio
Situata sulla costa tirrenica della Calabria meridionale, Villa San Giovanni si affaccia sullo stretto di Messina ed è costeggiata dalle trasparenze turchesi di un Mediterraneo favoloso. Le sue spiagge dorate, il suo mare cristallino e i tramonti spettacolari sullo stretto, sono elementi fondamentali per vivere al meglio una vacanza all’insegna del relax. Le numerose strutture ricettive presenti a Villa San Giovanni, offrono al turista le condizioni perfette per staccare dal caos delle città e dallo stress lavorativo.
A colpire i visitatori è senza dubbio la natura che abbraccia il paese. Nelle giornate di sole, quando l’aria è limpida e il mare sembra un lenzuolo azzurro, la sagoma della Sicilia si intaglia nitida all’orizzonte, mentre nelle ore serali sono i numerosi bagliori sull’acqua, che regalano al turista momenti indimenticabili mentre passeggia sul molo.
Anche l’inverno offre un fenomeno naturale molto interessante. Al mattino, dopo temporali abbondanti e col cielo particolarmente sereno, non è raro osservare lo strano fenomeno della Fata Morgana. Le minuscole particelle d’acqua rimaste sospese nell’aria formano una gigantesca lente di ingrandimento, dando l’illusione che la costa siciliana disti dalla Calabria solo pochi centinaia di metri, molto meno dei 3 km effettivi che separano le due coste. Questo evento si verifica solo sul litorale calabrese guardando la costa siciliana e mai viceversa.
Per completare l’esplorazione di Villa San Giovanni, dopo aver conosciuto gli scorci paesaggistici sublimi e i monumenti più rappresentativi, vale la pena apprezzare l’ospitalità e le tradizioni del luogo.
Cosa vedere – Turismo
Chiese e Fontane
- Chiesa dell’Immacolata: è la prima chiesa costruita a Villa San Giovanni. Fu distrutta completamente, per ben due volte, dai terremoti del 1783 e del 1908 e ricostruita, sullo stesso terreno, dopo questi eventi disastrosi.
- Della Madonna del Rosario: la sua costruzione ebbe inizio verso la metà del XIX secolo. Rimase incompleta per delle congiunture politiche e fu distrutta dal terremoto del 1908. Nel dopoguerra si intraprese la sua costruzione, che terminò nei primi anni sessanta.
- Chiesa dei Santi Cosma e Damiano: la chiesa venne distrutta dal terremoto del 1783 e ricostruita nel 1811. Venne aperta al culto nel 1851, ma nuovamente distrutta dal terremoto del 1908. La chiesa subì ulteriori danni nella seconda Guerra Mondiale e quindi un’altra ristrutturazione.
- Santuario della Madonna delle Grazie di Pezzo.
- Chiesa della Santa Croce di Piale.
- Chiesa di Maria Santissima di Porto Salvo di Cannitello.
- Fontana Vecchia: la prima fonte d’acqua in muratura posta a servizio della città. Oggi il più antico monumento storico resistito ai terremoti e alla guerra.
Feste, Tradizioni ed Eventi
- 24 giugno: festa in onore del Santo patrono San Giovanni Battista;
- prima domenica di ottobre: festa in onore della Madonna del Rosario;
- 8 dicembre: festa in onore dell’Immacolata Concezione;
A Villa San Giovanni si svolgono, durante tutto l’anno e soprattutto in estate, numerose sagre e manifestazioni legate alla gastronomia tipica del posto.
Tra gli eventi più singolari si ricorda la tradizionale Traversata dello Stretto che si svolge dal 1954. Ha luogo ad agosto, dura una giornata e prevede un’avventurosa nuotata da Punta Faro a Villa San Giovanni.
Come raggiungere la località
- auto: per entrambe le direzioni, percorrere l’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria ed uscire a Villa San Giovanni;
- treno: Villa San Giovanni è servita da una stazione ferroviaria in prossimità del porto marittimo;
- aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Reggio Calabria che dista dalla città 15 km;
- pullman: è servita da numerose autolinee.
- traghetto: da e per la Sicilia
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